mercoledì 17 gennaio 2001

il giudizio e il suo rifiuto (2a parte)


Lasciarsi giudicare e comunque includere in una categoria è un’esperienza inquietante, a volte mi fa pensare al racconto di mio zio che attraversò per mesi l’oceano prima di arrivare in terra d’America, la terra dell’oro, la terra promessa... per poi sentirsi giudicato sporco, ignorante, cattivo, italiano, e poi ancora mafioso, delinquente. 

A volte penso al momento del giudizio finale, il giudizio Universale, in Technicolor... quando Dio mi dirà davanti a tutto il Creato... “adesso inginocchiati e ascolta il mio giudizio!”

“Narcisista!, tu sei un narcisista anche un pò istrionico e dunque dovrai espiare le tue colpe” e un pò guardando le mie reazioni, un pò leggendo gli appunti dirà:” Sarai rinchiuso per secoli in una casa bellissima con infinite stanze tutte molto luminose e piene di specchi..” Vedrai così tutte le tue facce e le tue emozioni dipinte sulle pareti della tua esistenza per sempre... la rabbia, la paura, la tristezza, il riso, la noia.”