4° giorno
quarta tappa del cammino da Villamayor a Logroño
40km
C’è poco da fare il cammino è fatto di fatica e sofferenza e quel giorno cominciavo ad avvertire un nuovo strano fastidio mai avuto prima, la tendinite che mi obbligava ad andare piano la mattina, fare qualche pausa in più ogni tanto, prima di riscaldare i muscoli e continuare.
Era domenica e come ogni domenica nelle città principali del cammino si festeggia qualcosa e tutta la gente si riversa per le strade con canti tipici polari e religiosi, banchetti apparecchiati con ogni ben di dio e i pellegrini a festeggiare insieme. In queste piccole realtà c’è molto rispetto e affetto per il pellegrini che affollano le vie e i luoghi, cosa che si perde avvicinandosi alla grande città, dove anzi i pellegrini sono visti come i diversi, gente che suda, che puzza, che ha molti bisogni ma che spende poco.
Ogni tanto però capita di incontrare tra la gente comune delle grandi città degli occhi che scrutano, che chiedono da dove vieni? e quando si fa questa domanda ci si interroga... Vengo dall’Italia o vengo da Roncesvalles... e più si fa lungo il cammino più la risposta è immediata vengo da Roncesvalles, sono partito da lì, provengo da lì.
Dopo la cura dell’anima, la cura della panza arriva il bisogno di curare i piedi. Ecco la tecnica classica da queste parti, il famoso ago e filo per curare le vesciche inevitabili, lungo il cammino...
Buon Cammino
https://vimeo.com/50929757
domenica 14 ottobre 2012
sabato 29 settembre 2012
Cammino terzo giorno
3° giorno
° terza tappa del cammino da Puente la Reina a Villamayor 32km
Quando il sole cominciava il suo ciclo al mattino l’aria era sempre un pò frizzante, ideale per tenere un buon passo. In più durante tutta la mezza giornata mi accompagnava l’ombra sempre avanti a me propositiva e stabile ad indicare la direzione, ad indicare l’Ovest ... la strada per Santiago.
Il cammino Francese passa attraverso 4 regioni, qui siamo nella regione di Navarra. Ogni tappa è scandita da passaggi per chiese, cattedrali, eremi, locande, alberghi, ristoranti, baracchini, ognuno di essi ha un timbro. Qualcuno di questi è prezioso e serve a testimoniare il passaggio per i luoghi del cammino, soprattutto per quelli che decidono di fare gli ultimi cento kilometri.
I santuari che si attraversano in tutte queste regioni del cammino raccontano la storia del cammino e dei santi che lo hanno percorso nei secoli. Come Francesco, San Domenico e San Juan de Ortega che fece costruire una chiesa romanica per accogliere i pellegrini nell’omonima cittadina.
Lo stile dominante è il romanico che diventa via via più sontuoso con il gotico fino ad esaltarsi nelle grandi città con gotico fiorito delle cattedrali di Burgos e Leon.
I retabli dorati con statue lignee rinascimentali abbelliscono e a mio parere appesantiscono ogni angolo delle chiese. sono poche infatti le chiese spoglie o meglio vestite soltanto della struttura della casa di Cristo
Ci sono luoghi in cui la spiritualità si manifesta con la compartecipazione al pasto comune, in alcuni alberghi c’erano sale dedicate al pranzo comune autogestito, in altre situazioni le Cocineras in genere donne si preoccupavano di provvedere ad un pasto Buono accompagnato dal vino altrettanto Buono...
E dopo la preghiera con il vino e la compagnia giusta ci si lasciava andare un pò ... anche se alla fine si arrivava a parlare di cose significative come il senso del cammino... imprescindibile leit motiv di tutte le conversazioni.
Quella sera avevo fatto tardi e l’unica disponibilità rimasta era una lussuosissima suite con tre posti letto tutta per me... a 22€... che ho condiviso con Letizia e Matteo che altrimenti sarebbero rimasti a dormire in una “scarpiera” ... poco gratificante... direi..!
Poi visto che c’era tempo e io potevo decidere finalmente quando spegnere la luce si è passati al rito del “vino mancato” con tanto di testimoni e Letizia in questo caso si divertiva a fare la regista... per caso..! !
° terza tappa del cammino da Puente la Reina a Villamayor 32km
Quando il sole cominciava il suo ciclo al mattino l’aria era sempre un pò frizzante, ideale per tenere un buon passo. In più durante tutta la mezza giornata mi accompagnava l’ombra sempre avanti a me propositiva e stabile ad indicare la direzione, ad indicare l’Ovest ... la strada per Santiago.
Il cammino Francese passa attraverso 4 regioni, qui siamo nella regione di Navarra. Ogni tappa è scandita da passaggi per chiese, cattedrali, eremi, locande, alberghi, ristoranti, baracchini, ognuno di essi ha un timbro. Qualcuno di questi è prezioso e serve a testimoniare il passaggio per i luoghi del cammino, soprattutto per quelli che decidono di fare gli ultimi cento kilometri.
I santuari che si attraversano in tutte queste regioni del cammino raccontano la storia del cammino e dei santi che lo hanno percorso nei secoli. Come Francesco, San Domenico e San Juan de Ortega che fece costruire una chiesa romanica per accogliere i pellegrini nell’omonima cittadina.
Lo stile dominante è il romanico che diventa via via più sontuoso con il gotico fino ad esaltarsi nelle grandi città con gotico fiorito delle cattedrali di Burgos e Leon.
I retabli dorati con statue lignee rinascimentali abbelliscono e a mio parere appesantiscono ogni angolo delle chiese. sono poche infatti le chiese spoglie o meglio vestite soltanto della struttura della casa di Cristo
Ci sono luoghi in cui la spiritualità si manifesta con la compartecipazione al pasto comune, in alcuni alberghi c’erano sale dedicate al pranzo comune autogestito, in altre situazioni le Cocineras in genere donne si preoccupavano di provvedere ad un pasto Buono accompagnato dal vino altrettanto Buono...
E dopo la preghiera con il vino e la compagnia giusta ci si lasciava andare un pò ... anche se alla fine si arrivava a parlare di cose significative come il senso del cammino... imprescindibile leit motiv di tutte le conversazioni.
Quella sera avevo fatto tardi e l’unica disponibilità rimasta era una lussuosissima suite con tre posti letto tutta per me... a 22€... che ho condiviso con Letizia e Matteo che altrimenti sarebbero rimasti a dormire in una “scarpiera” ... poco gratificante... direi..!
Poi visto che c’era tempo e io potevo decidere finalmente quando spegnere la luce si è passati al rito del “vino mancato” con tanto di testimoni e Letizia in questo caso si divertiva a fare la regista... per caso..! !
sabato 22 settembre 2012
Cammino secondo giorno
https://vimeo.com/49978479
A Trinidad ho conosciuto i miei più affezionati companeros: Letizia che puntualmente mi precedeva alle docce, Elena e Giancarlo affettuosi e molto genitoriali con tutti, Bruno il montanaro, Michela la fotografa temeraria e Monica la cui nonna molto probabilmente faceva la spesa con la mia al mercato di Enna. Che coincidenze!!
Tutte persone con una storia da raccontare e una motivazione più o meno forte che accompagnava il loro cammino.
E poi arrivava la sera, e con la sera il buio e il rapporto intimo ... con il mio zaino!!
Seconda tappa del cammino, da Trinidad de Arre a Puente La Reina 29km.
Al mattino si partiva presto, dopo aver sistemato alla meno peggio lo zaino con il solito telo da bagno blu ancora umido dalla sera prima, appeso con pinzette provvisorie dietro sullo zaino come se dovessi prendere il volo da un momento all’altro, insieme a calzini e mutande a completare il corredo del giorno... Tutti coloratissimi per fortuna!!!
Passate le dieci, dopo la prima colazione e la prima diecina di chilometri era tutto asciutto e tutto rientrava nel mondo buio e misterioso che è lo zaino!. Si riesce ad avere un rapporto intimo e allo stesso tempo conflittuale con quel compagno di 9 kili, lo zaino!!! Un compagno che sa contenere i tuoi bisogni, ma che nasconde i più piccoli dettagli.. come le spille per appendere il bucato!
Durante il cammino si incontrano tante persone; alcune vanno e alcune
vengono, sono più numerose quelle che vanno verso Santiago, ma ogni
tanto si incontra gente “speciale” che viene dalla parte opposta e io mi
divertivo molto a fermarli e intervistarli.. ma anche loro si fermavano
volentieri a raccontare... qualcosa...Al mattino si partiva presto, dopo aver sistemato alla meno peggio lo zaino con il solito telo da bagno blu ancora umido dalla sera prima, appeso con pinzette provvisorie dietro sullo zaino come se dovessi prendere il volo da un momento all’altro, insieme a calzini e mutande a completare il corredo del giorno... Tutti coloratissimi per fortuna!!!
Passate le dieci, dopo la prima colazione e la prima diecina di chilometri era tutto asciutto e tutto rientrava nel mondo buio e misterioso che è lo zaino!. Si riesce ad avere un rapporto intimo e allo stesso tempo conflittuale con quel compagno di 9 kili, lo zaino!!! Un compagno che sa contenere i tuoi bisogni, ma che nasconde i più piccoli dettagli.. come le spille per appendere il bucato!
A Trinidad ho conosciuto i miei più affezionati companeros: Letizia che puntualmente mi precedeva alle docce, Elena e Giancarlo affettuosi e molto genitoriali con tutti, Bruno il montanaro, Michela la fotografa temeraria e Monica la cui nonna molto probabilmente faceva la spesa con la mia al mercato di Enna. Che coincidenze!!
Tutte persone con una storia da raccontare e una motivazione più o meno forte che accompagnava il loro cammino.
E poi arrivava la sera, e con la sera il buio e il rapporto intimo ... con il mio zaino!!
martedì 12 giugno 2012
ricomincia il viaggio
Il tempo passa, ma non passa il desiderio di rimettere mano a questo diario che merita di rivivere.
Grazie a tutti coloro che mi hanno chiesto di riattivarlo e coloro che mi seguiranno nel mio "prossimo" viaggio.
Grazie a tutti coloro che mi hanno chiesto di riattivarlo e coloro che mi seguiranno nel mio "prossimo" viaggio.
sabato 13 novembre 2010
Sting - Englishman In New York
Amo molto questa canzone degli in cui si andava in giro con i capelli lunghi, la fine degli anni ottanta.
Anch'io portavo allora i capelli lunghi, vedi foto... con mamma.
mercoledì 15 settembre 2010
Per te - Lorenzo Jovanotti Cherubini
Per te, Lorenzo jovanotti Cherubini 1999 (Capo Horn)
Questa sera mi volevo dare una carezza "balsamica" con questa canzone che ogni volta che la sento mi fa pensare di essere molto amato. Mi piace la leggerezza dell'idea di amore che traspare dalle parole "é per te ogni cosa che c'è!"
Lorenzo... la dedico a te.
Questa sera mi volevo dare una carezza "balsamica" con questa canzone che ogni volta che la sento mi fa pensare di essere molto amato. Mi piace la leggerezza dell'idea di amore che traspare dalle parole "é per te ogni cosa che c'è!"
Lorenzo... la dedico a te.
martedì 14 settembre 2010
Peter Gabriel - Father, Son
Peter Gabriel - Father, Son 2000 (OVO)
Peter Gabriel ritornerà nel mio blog con altri videoclip, ma non potevo non soffermarmi prima su uno dei suoi "più" recenti, dedicati all'amore paterno. E' un tema molto presente - a me - tanto da commuovermi più di una volta, e in alcuni passaggi ho trovato un paio di risposte, quasi catartiche. Grazie PeterG
Can you recall
How you took me to school
We couldn't talk much at all
It's been so many years
And now these tears
Guess I'm still a child
Out on the moors
We take a pause
See how far we have come
You're moving quite slow
How far can we go
Father and son
Peter Gabriel ritornerà nel mio blog con altri videoclip, ma non potevo non soffermarmi prima su uno dei suoi "più" recenti, dedicati all'amore paterno. E' un tema molto presente - a me - tanto da commuovermi più di una volta, e in alcuni passaggi ho trovato un paio di risposte, quasi catartiche. Grazie PeterG
Can you recall
How you took me to school
We couldn't talk much at all
It's been so many years
And now these tears
Guess I'm still a child
Out on the moors
We take a pause
See how far we have come
You're moving quite slow
How far can we go
Father and son
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